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Come si sceglie un climatizzatore?

Aggiornamento: 23 nov 2022

Nonostante una piccola parentesi di fresco l’estate, secondo le previsioni, non accenna a fermarsi e con lei il caldo.

Quindi può risultare quanto mai utile sapere come si sceglie un climatizzatore e quali sono i criteri e i parametri per optare per una tipologia piuttosto che per un’altra.


Prima di tutto è importante distinguere tra pompe di calore, cioè apparecchi in grado sia di riscaldare che raffrescare, dai raffrescatori che sono capaci solamente di raffrescare l’ambiente.

Ad esempio, si sceglie la pompa di calore quando il locale da climatizzare è estremamente piccolo (non più di 50 mq).


A questo punto vediamo tutti i parametri da tenere in considerazione nella scelta di un climatizzatore.




Come si sceglie un climatizzatore: classi di efficienza e consumo energetico

Quando si è davanti alla scelta di un climatizzatore bisogna, prima di tutto, considerare le classi di efficienza che indicano il consumo elettrico dell’apparecchio e sono indicate nell’etichetta energetica che è divenuta obbligatoria per legge a partire dal 2004.

Occhio anche alla capacità di raffreddamento che viene espressa in Btu/h o in kW, più questi valori sono alti, più l’impianto è potente.


Uno degli aspetti più importanti è sicuramente il consumo energetico.

A questo proposito bisogna considerare che ad una maggiore capacità di raffreddamento corrisponde un maggiore consumo energetico.

Quindi è preferibile scegliere un prodotto che abbia una classe alta di consumo energetico.


La scala del consumo energetico è così suddivisa:

  • AAA: ottimo

  • AA: più che buono

  • A: buono

  • B: più di medio

  • C: medio

  • D: mediocre

  • E: basso

  • F: molto basso

  • G: pessimo

Le classi più alte (AAA-AA-A) solitamente hanno la tecnologia inverter, mentre spesso i climatizzatori con tecnologia on-off non vanno al di sopra della classe C.

Ma qual è la differenza tra inverter e on-off?




Come si sceglie un climatizzatore: inverter/on-off, mobili o fissi?

I climatizzatori on-off hanno una tecnologia molto semplice e quindi sono meno costosi, ma hanno un consumo elevato, perché il compressore, appena viene acceso l’apparecchio, va subito alla massima potenza e vi resta per poi fermarsi quando è stata raggiunta la temperatura impostata.


Mentre i climatizzatori a tecnologia inverter sono dotati di una tecnologia definita “modulante” che utilizza solo la potenza necessaria per raggiungere il valore di temperatura impostato.

Infatti, negli ambienti in cui vengono installati i climatizzatori a tecnologia inverter, quando viene raggiunta la temperatura programmata questi ultimi non si spengono ma continuano a funzionare per tenerela stabile.


Oltre a quelli fissi che la grande maggioranza conosce, esistono anche i climatizzatori portatili.

Questi costano di più ma non hanno bisogno di personale specializzato per essere installati. Il loro utilizzo, però, richiede un maggiore dispendio energetico, perché per funzionare devono attingere ad aria calda all’esterno del locale in cui sono posti.




Come si sceglie un climatizzatore: attenzione ai fluidi refrigeranti

In fase di acquisto bisogna prestare molta attenzione a non acquistare climatizzatori che dopo pochi anni possono diventare obsoleti e, soprattutto, fuori legge.

Per questo motivo bisogna controllare che contengano solo fluidi denominati R134, R407C e R410A.

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